La violenza alle donne raccontata ai giovani delle scuole superiori

La violenza alle donne raccontata ai giovani delle scuole superiori

Successo della manifestazione al teatro Verdi
“POTERE alla parola, no alla violenza sulla donna”.
Questa frase tratta dal video ‘Violenti anonimi’ realizzato da Sara Tarquini e Riccardo Di Mario della Scuola nazionale di cinema di Torino, è stata una dei tanti tasselli di riflessione della mattinata di ieri al Teatro Verdi a Montecatini, dove, di fronte a seicento srudenti degli Istituti superiori della provincia di Pistoia, l’associamone ‘365gjomialfemminile onlus’, che lavora da anni per prevenire le violenze di genere, ha dato vita alla kermesse dal titolo: ‘Differentemente pari’.
Per l’evento divulgativo di ieri contro la violenza sulle donne, per il quale è stato dato un contributo anche dalla Banca di credito Cooperativo della Valdinievole, è stata scelta una formula in grado di parlare il linguaggio dei giovani, di riferirsi al loro mondo: i ragazzi sono stati infatti chiamati ad interagire sulla pagina facebook: ‘Differentemente pari’, con post e commenti. Il risultato è stato raggiunto: in teatro si è acceso il dibattito e il dialogo con gli studenti è scaturito con naturalezza, sotto la guida della giornalista Diletta Severi, con la regià a cura di Massimo Talone. Si sono alternati così video, momenti di dibattito, riflessioni sugli stereotipi di genere, su tutte le forme di violenza, tra cui quella psicologica, fìsica o economica. Tra i video mostrati, quelli tuttora disponibili sulla pagina facebook ‘Differentemente pari’: un video contro la violenza domestica, il video ‘Violenti anoni, mi’ e il filmato su cento molestie in dieci ore, ovvero la passeggiata di una ragazza a New York. Diletta Severi ha moderato gli interventi di Federica Michelotti, psicologa di ‘365giornialfemminile onlus’, della psicologa Lourdes Reboledo, collaboratrice esterna dell’associazione e di due uomini: Riccardo Guercio e Manuel Bertini Cacciaguerra dell’associazione “Nuovo maschile”, che hanno ricordato: «Per contrastare la violenza di genere si deve prima di tutto produrre un cambiamento culturale, abbattere gli stereotipi sia sulla donna che sull’uomo stesso. Noi offriamo anche una linea telefonica di ascolto del disagio maschile, perché essere uomini significa confrontarsi anche su temi come difficoltà a gestire le proprie emozioni, rabbia, frustrazioni e messa in atto di comportamenti violenti, aggressivi, desiderio di cambiare il proprio comportamento e vivere relazioni più soddisfacenti e rispettose dell’altra persona (partner e figli)». Sono arrivate al cuore le letture di Dora Donarelli della compagnia ‘Il rubino’. Toccante la lettura della pagina di diario di Monica, vittima di violenza, interpretata da Tania Pasquinelli della compagnia ‘Teatro dei garzoni’, mentre gli artisti della scuola di danza ‘Daedalus Academy’ di Pescia hanno dato vita ad un momento suggestivo e denso di significato.
Valentina Spisa

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