Centro antiviolenza: ecco come ottenere sostegno

Centro antiviolenza: ecco come ottenere sostegno

 

MONTECATINI. Fornire sostegno alla donna vittima di maltrattamenti, abusi, violenze o soggetta a problemi familiari, di solitudine e di disagio, in modo da proporre una via d’uscita dalla situazione che sta vivendo. Questo l’obiettivo dell’associazione Onlus “365giornialfemminile”, attiva su tutto il territorio provinciale e che, dal 7 giugno 2004, si avvale di un progetto d’intervento denominato “Centro antiviolenza Libere Tutte”.

Il gruppo di lavoro vede la presenza di operatrici qualificate e volontarie per fornire assistenza e consulenza psicologica e legale. Il Centro mette a disposizione una struttura residenziale

di accoglienza, per offrire alla donna un luogo sicuro dove vivere inizialmente nel momento del primo distacco dalla situazione di violenza, e una casa rifugio, dove la vittima potrà ricominciare una prima vera gestione autonoma del proprio quotidiano.

Il Comune di Montecatini Terme ha stipulato con l’associazione una convenzione, approvata all’unanimità in consiglio, che porterà a sostegno del progetto 6mila euro e sono in via di definizione le convenzioni con i Comuni di Pescia e Monsummano.

La presidente della Commissione antiviolenza, Cristiana Bianucci, parla di una «realtà quanto mai attuale. Siamo pronti a finanziare gli sforzi di questa associazione per sensibilizzare il problema della violenza sulle donne, partendo dai singoli comuni fino ad arrivare alla conferenza dei sindaci».

La presidente dell’associazione, Giovanna Sottosanti, spiega poi come “365giornialfemminile” «ha fatto un percorso parallelo con le amministrazioni della piana pistoiese, tramite la promozione di un tavolo di colloquio. Gli sportelli e i centralini dove fornire una prima accoglienza sono a cura dei singoli Comuni dell’area, mentre a livello provinciale gli aiuti si limitano alle case rifugio. La nostra associazione ha sede legale a Montecatini e tratta gli specifici problemi legati alla violenza intrafamiliare su donne e bambini. Lo scopo primario che io e i miei collaoratori ci poniamo, è quello di creare una rete nella nostra zona, un tavolo permanente con ruolo teorico e operativo, vogliamo pianificare i nostri progetti e iniziative in modo da sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, per istituire luoghi fisici di solidarietà, per promuovere ricerche divulgative, incontri e seminari».

Lo staff, composto da sole donne (psicologhe, avvocatesse, educatrici e donne medico), si caratterizza per la grande professionalità dovuta a un’esperienza pluriennale sulle problematiche della violenza e si avvale di un centralino telefonico (340/6850751 da lunedì al venerdì dalle 9 alle 18), per capire il livello di pericolo in cui è coinvolta la vittima. Che in seguito parteciperà a colloqui di sostegno, di consulenza psicologica e di consulenza legale.

In collaborazione con il centro e con l’associazione è attivo, il lunedì pomeriggio da 2 mesi, anche lo “Sportello donna” della Cgil, dove un avvocato risponderà circa la problematica della violenza.

 

di Luca Signorini

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