Casa Donna si allarga

Casa Donna si allarga

 

Un laboratorio di cucina, cucito e pittura per le ragazze salvate dalla prostituzione

Casa donna si allarga

Montecatini — Casa Donna cresce passo dopo passo. II centro gestito dal Comune e dalla Società di Soccorso pubblico, ha lanciato la sfida di salvare le donne schiave della prostituzione e di progettare per loro un futuro migliore. Lo staff composto di sole donne (psicoterapeute, mediatrici culturali, psicologhe, avvocatesse, assistenti sociali). Da tre anni

ha intrapreso un percorso per il recupero delle ragazze vittime dello sfruttamento sessuale e che intendono uscire dal mondo della prostituzione, accogliendole in questa casa famiglia. Obiettivo principale è allargare il servizio a tutta la sfera del disagio femminile con un centro antiviolenza. E per questo pezzettino per pezzettino Casa Donna si sta ampliando, grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia. L’ultimo atto di questo percorso iniziato insieme, si è avuto ieri con l’inaugurazione del Laboratorio polifunzionale, un ambiente dedicato a tante attività diverse, dalla cucina, al cucito, alla pittura, e tanto altro ancora. Le stanze sono state ristrutturate grazie alla Fondazione e con la partecipazione di Bruno Bartoli, capo dipartimento per le pari opportunità e presidente della Commissione interministeriale per l’attuazione delle nuove norme sull’immigrazione. L’attività del Centro sarà organizzata sulle attitudini delle ragazze che via via verranno a trovarvisi (attualmente sono dieci). I locali verranno sfruttati anche per insegnare loro alcune attività, perché

le ragazze in attesa di permesso di soggiorno, non possono uscire per frequentare corsi professionali. Verranno attuati anche canali di autofinanziamento. Per il secondo anno il Credito Cooperativo ha affidato alle ruggazze la realizzazione delle ceste natalizie per i propri clienti. C’è anche l’intenzione di creare un circolo culturale multietnico per la promozione della gastronomia dei Paesi d’origine delle ragazze. Sempre grazie alla Fondazione, ora Casa Donna potrà accogliere anche madri con bambini.

Daniela Belliti, consigliere della Fondazione si è detta soddisfatta «perche è doveroso lavorare per l’integrazione e una vita migliore delle donne sfruttate».

Marino Boccasso, presidente del Soccorso pubblico ha affermato: «E” importante che queste donne abbiamo un posto dove rivolgersi». Giovanna Sottosanti, coordinatrice del Centro, ha tenuto «a ringraziale le ditte Mdm immobiliare e Elettroservice che hanno effettuato i lavori». All’inaugurazione erano presenti l’assessore Sensi del Comune di Montecatini, Anna Rossi e

Laura Boldrini dell’AsI, Valentino Pieri del Credito cooperativo.

 

di Virginia Zarulli

 

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