Casa Donna aiuta le extracomunitarie

Casa Donna aiuta le extracomunitarie

 

Un aiuto alle extracomunitarie con i laboratori di Casa donna

MONTECATINI. Inaugurazione del laboratorio polifunzionale Casa Donna, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Lucca che ha contribuito alla realizzazione del progetto con 21mila euro. «Un altro prezioso tassello che si inserisce in quelgrande puzzle che è il progetto Casa donna», commenta il presidente della Società di Soccorso pubblico, Marino Boccasso, presente assieme al consigliere Amedeo Bartolini, al capo del dipartimento Pari opportunità Bruno Bruitoli e al vice questore Cinzia Grassi, giunti appositamente da Roma per partecipare alla cerimonia.

Le sinergie messe in moto dal volontari di Casa donna e della Ssp hanno dato i loro frutti. Infatti i laboratori polifunzionali appena inaugurati offriranno la possibilità a tante ragazze, immigrate e locali, d’imparare un vero mestiere in linea con le esigenze di una società tecnologicamente avanzata. A fare gli onori di casa anche gli assessori Riccardo Sensi e Valentino Pieri, affiancati dalla psicologa Maria Chernova. «L’informazione – spiega la psicologa che guida il Centro di cultura russa, parallelamente all’impegno noi laboratori di Casa donna – è il centro di quel modello nuovo di sostegno che la nostra realtà richiede. Alla base del processo di autodeterminazione nella scelta di vita di tante ragazze dell’Est c’è l’informazione e la formazione. I laboratori costituiscono un buon punto di partenza per affrancarsi da una situazione di disagio come quella vissuta da tante extracmunitarie». L’ultimo salvataggio di una ragazza dell’Est che ha trovato rifugio al Centro è avvenuto alcune settimane fa. Maria Chernova interviene sull’argomento: «Abbiamo saputo che esistono a Mosca agenzie in contatto con mediatori italiani che fanno pagare fior di milioni a povere illuse in cerea di lavoro onesto. Le procurano documenti e le fanno sbarcare a Sud, presso famiglie o single, in qualità di domestiche concubine. Se rifiutano, le lasciano sulle strade senza soldi e documenti. Nella migliore delle ipotesi vengono trasferite al centro e al nord Italia con la prospettiva di un lavoro nei locali notturni o peggio convinte a prostituirsi. Difficile, una volta completamente al verde, ritornare al paese d’origine. Per questo il più delle volte il ricatto funziona».

Il prossimo appuntamento è per oggi con una serata dedicata ai paesi dell’Asia centrate, mentre per la vigilia di Natale è in calendario la festa degli auguri, dedicata ai bambini, alla Società di soccorso pubblico.

 

di Franca Capecchi

 

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