Progetto europeo: Scambiare buone pratiche per progettare un modello pedagogico/culturale per la prevenzione della violenza contro le donne
Erasmus+ Partenariati Strategici.
I risultati di un’indagine condotta a livello europeo dall’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) nel 2012 in materia di violenza contro le donne evidenziano aspetti importanti quali:
1) la maggior parte delle donne vittime di violenza non denuncia la propria esperienza alla polizia o a organizzazioni di sostegno alle vittime;
2) differenze tra paesi e al loro interno in termini di tasso di violenza contro le donne sono segnalate anche da altre indagini, come lo studio sulla salute delle donne e la violenza domestica condotto in 10 stati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’indagine nazionale sulla violenza da parte del partner e la violenza sessuale condotta dagli Stati Uniti in 50 Stati USA. Le divergenze tra i paesi riflettono, oltre a differenze reali nei tassi di vittimizzazione, altri fattori come ad esempio: se sia o meno culturalmente accettabile rivelare ad altre persone, inclusi gli intervistatori coinvolti nelle indagini, esperienze di violenza contro le donne; la possibilità che una maggiore parità di genere in un certo paese possa portare a livelli più elevati di denuncia della violenza contro le donne, poiché è più probabile che in società con migliori condizioni di parità gli abusi vengano affrontati apertamente;
3) atti persecutori e violenze psicologiche sono agite nella quotidianità con una bassissima percezione di commettere un reato nonché di arrecare danni alla propria partner. Questo fenomeno oltre a contraddistinguere coppie adulte è particolarmente evidente nei gruppi amicali di riferimento e tra partner adolescenti. I risultati di indagini e ricerche evidenziano come ragazzi e ragazze condividano una rappresentazione asimmetrica e tendenzialmente sessista dei rapporti di genere, unita alla possibilità di giustificare l’azione violenta. L’adolescenza e la pubertà sono le fasi della vita dove le pressioni a comportarsi secondo un modello di genere rigido subiscono una notevole intensificazione, ma sono anche le fasi in cui avviene il processo di costruzione del proprio ruolo sessuale e dove si sperimentano le prime relazioni sentimentali. Queste vanno quindi considerate come il periodo della vita in cui la rappresentazione asimmetrica e tendenzialmente sessista dei rapporti di genere può venire messa in discussione anche attraverso interventi preventivi che si occupino non solo della violenza fisica ma anche della violenza simbolica insita nei rapporti di coppia, riflettendo sulle rappresentazioni della violenza e dei ruoli che uomini e donne giocano nella società.
Attività previste dal progetto:
Fase1: realizzazione del gruppo europeo di esperti (2 esperti per ciascun partner).
Fase 2: Ricerca e analisi delle buone pratiche che prevede: a) scambio di esperienze e buone pratiche riguardanti la prevenzione della violenza di genere al fine di completare il quadro di riferimento; b) selezione delle buone pratiche in ciascun paese partner; c) conclusioni e raccomandazioni.
Fase 3: Realizzazione di una Pilot Session degli esperti finalizzata alla progettazione del modello pedagoguico/culturale per la prevenzione della violenza di genere.
Fase 4) Selezione di 20 Learners (5 in ciascun paese partner) che parteciperanno all’atelier teatrale organizzato e gestito dal Centre Theatre de l’Opprimè al fine di elaborare, attraverso l’utilizzo del linguaggio teatrale, momenti di riflessione che permetteranno poi di individuare quelli che sono considerati gli elementi maggiormente responsabili di tensioni, conflitti, per ricercare come si possa agire ed intervenire su di essi, in modo non violento e costruttivo.
Fase 5) Realizzazione del BLOG del progetto che conterrà le esperienze e i prodotti/risultati del progetto. Fase 6) Le attività di disseminazione saranno realizzato dal Comitato di Valorizzazione previsto dal progetto.
Applicant: 365giornialfemminile (IT)
Partners: Ljudska univerza Rogaška Slatina (SL); Leibniz University of Hannover(DE); SPI Sociedade Portuguesa de Inovacao (PT); Centre Theatre de l’Opprimè (FR).
Post a Comment
Devi essere connesso per inviare un commento.