Violenza su donne e minori: la legge passa all’unanimità
MENTRE i politici discutono, per ora a vuoto, di introdurre le quote rosa, in Toscana le consigliere regionali stringono tra loro un’alleanza trasversale su una legge contro la violenza su donne e minori che ieri è stata approvata all’unanimità, fatto anche questo piuttosto raro. Prime firmatarie del testo Alessia Petraglia di Sinistra democratica e Anna Maria Celesti di Forza Italia. La loro legge coinvolge in realtà un universo ancora più ampio di quello della violenza fisica, psicologica e sessuale sulle donne e i bambini. L’obiettivo è combatrere la violenza di genere, quella che si accanisce e discrimina anche uomini, donne e ragazzi per il loro orientamento sessuale. Gli strumenti per difendere le vittime di questi reati che offendono prima di tutto la dignità umana sono le strutture di accoglienza, un aiuto a trovare casa e lavoro, una rete che colleghi tutte le associazioni e le Asl. Un’indagine Istat del 2006 rivela che in Toscana il 34.7 per cento delle donne tra 10 e 70 anni ha subito una violenza fisica o sessuale, il 5.8 uno stupro o un tentato stupro. «Questo è un giorno importante per le donne e per la Toscana», dice Alessia Petraglia, «La leggee frutto di un lavoro condiviso tra maggioranza e opposizione. Si è saggiamente evitato il rischio di muoversi sull’onda dell’emotività e dell’orrore suscitato dai fatti di cronaca, in controtendenza con le misure emergenziali che spesso i governi adottano. La violenza alle donne è la prima causa di morte in Europa ed e il simbolo più brutale della ineguaglianza nella nostra società. E’ un fatto che riguarda la collettività e la cultura del rispetto tra i generi. E Celesti aggiunge: «La nostra non è una legge manifesto ma il miglior atto concreto in vista del 25 novembre prossimo, giornata internazionale contro la violenza alle donne».
di Simona Paoli