“L’assassino di mia sorella avrà la pensione, è un paradosso”. Ed è boom di firme per la petizione a Renzi
Beatrice Ballerini fu strangolata dall’ex marito, Massimo Parlanti. Il fratello di lei lancia un appello su internet e aderiscono oltre 75mila persone
Pieve a Nievole, 2 luglio 2014 – “Massimo Parlanti, reo confesso, è stato condannato con rito abbreviato a 18 anni di carcere per aver assassinato la ex moglie Beatrice Ballerini, mia sorella. Probabilmente ne farà meno di 10, ed ha fatto ricorso perchè vuole uscire ancora prima. Dall`Inps ho appreso che mentre i bambini di mia sorella, che noi stiamo accudendo, prendono il 40 per cento della pensione che gli spetta, a lui, l`omicida, spetta l`altro 60 per cento, e ne avrà diritto a vita”.
Lo scrive, in una petizione indirizzata al premier Matteo Renzi e promossa sul sito change.org, Lorenzo Ballerini, fratello di Beatrice, strangolata a Pieve Nievole (Pistoia) nel dicembre 2012 dall’ex marito Massimo Parlanti.
La pertizione ha già superato quota 75mila firme, un vero e proprio boom. Secondo Ballerini, questa situazione “accade perché non c’è un meccanismo automatico che prevede la dichiarazione di ‘indegnità a succedere’ per l’assassino del coniuge, e così oltre la pensione, agli assassini spetta anche le eredità di chi ammazzano. È inevitabile la sensazione di vivere in un paradosso”.
“Mia sorella era una donna vera e forte, ammazzata da un individuo che non è mai riuscito ad essere uomo. Femminicidio: parola strana ma eloquente, nasconde un mondo occulto e subdolo, di personaggi bestiali, doppi e perversi, vuoti dentro. Ma qui siamo di fronte al paese che con il suo approccio grottesco è indulgente con i delinquenti ed esigente con le vittime. La domanda a cui ancora oggi non riesco a dare risposta è: abbiamo una legge assurda e demenziale, fatta per i delinquenti, oppure semplicemente la giustizia, si scorda qualcosa, si è distratta ulteriormente?”, conclude Ballerini.
GLI AVVOCATI DI PARLANTI – Massimo Parlanti “non ha mai chiesto, ne’ direttamente ne’ per il tramite di suoi procuratori, di percepire quota parte della pensione della moglie, ne’ e’ suo intendimento farlo, ne’ per il passato ne’ per il futuro, e comunque non ha mai percepito alcunche’ a detto titolo, ne’ risulta che sia mai stato contattato dall’Inps a questo riguardo: e’ dunque del tutto improprio” affermare “che egli ne ‘percepisce’ la pensione”. Lo precisano in una nota gli avvocati difensori di Parlanti, Luca Bisori ed Enrico Zurli.