Arrestato per violenze, minacce ed estorsione alla ex
Finisce il lungo incubo di una dorma di 38 anni
Violenza privata e sessuale, maltrattamenti in famiglia, minacce, estorsione: con queste pesanti accuse è finito in carcere un uomo di 38 anni, originario della Sicilia, ma residente a Montecatini. Un caso emblematico e un’inchiesta lunga e complessa, portata a termine dalla squadra mobile della questura di Pistoia. Un caso emblematico perché i protagonisti non fanno parte dell’ambiente del disagio sociale. Un’inchiesta esemplare per l’esito, la carcerazione preventiva, fatto che raramente si verifica quando si tratta di maltrattamenti e violenze all’interno della famiglia. L’arresto ha messo fine all’incubo in cui da anni viveva la donna ormai preda di angosce, paura e sconforto: in questo caso si è rivelato vincente il lavoro in sinergia compiuto dalle forze dell’ordine e dagli operatori del centro anti-violenza.
Vittima della violenza dell’ex compagno, una donna che abita in Valdinievole, sua coetanea. La convivenza della coppia, tra il 2004 e il 2006, era diventata sempre più problematica. Innumerevoli gli episodi di violenza e maltrattamento che la donna ha trovato il coraggio di denunciare, dopo essersi rivolta a un centro anti-violenza, che le ha anche fornito protezione e adeguata assistenza legale. Una volta messo fine al rapporto, la donna, che nel frattempo era anche stata costretta dal grave stato di prostrazione psicologica a lasciare il suo impiego, ha subito ancora minacce di vario tenore, tanto da temere per sé e per i figli avuti dal precedente matrimonio.
LE INDAGINI della squadra mobile hanno anche accertato che la vittima, proprio per la sua fragilità, era stata plagiata dall’ex, tanto da essere convinta a dargli denaro per pagare i suoi debiti. Anche qui erano fioccate le minacce, proseguite anche dopo la separazione che l’uomo arrestato non voleva accettare.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa perché esisteva il rischio della reiterazione del reato (le minacce continuavano), ma anche per l’azione denigratoria messa in campo in Valdinievole dall’uomo arrestato nei confronti della ex convivente, un elemento che proverebbe la sua volontà di inquinare le prove.
di Cristina Privitera