Abusi: una possibile definizione
SI PUÒ considerare violenza ogni abuso di “potere” che si manifesti principalmente attraverso il sopruso fisico, come pugni, calci, spinte, ma anche psicologico, con una mancanza di rispetto che offende e mortifica la dignità altrui, oppure come forma di controllo sull’autonomia economica. Anche lo stalking può essere considerato un fenomeno di grande attualità: un comportamento ripetuto di sorveglianza, un contatto pressante e minacce che invadono con insistenza la vita di una persona e le tolgono la quiete e l’autonomia.
QUESTI diversi tipi di violenza si possono presentare isolatamente, ma spesso sono combinati insieme, in modo che una forma di controllo apre le porte all’altra; ciò accade soprattutto quando conosciamo chi usa violenza e siamo legati a lui da un rapporto affettivo. Molestie quotidiane, silenziose, difficili da individuare, denunciare e arrestare. Raramente sono riferite alle forze dell’ordine per terrore delle rappresaglie, del disonore, ma anche per una certa diffidenza nei confronti della polizia, del sistema legale o, molto più semplicemente, per una pesante disinformazione in merito a quelli che sono i diritti legali in questi casi. E’ nostro dovere invece prenderne coscienza, perché solo operando sulla nostra generazione, sarà possibile abbattere pesanti stereotipi che vedono la donna relegata a un’idea d’inferiorità e promuovere la diffusione della cultura della “non violenza”.