IL CONVEGNO ESPERTI A CONFRONTO SUL FENOMENO DELLE VIOLENZE

IL CONVEGNO ESPERTI A CONFRONTO SUL FENOMENO DELLE VIOLENZE

«Non abbiate paura a denunciare» Ancora troppi pregiudizi e stereotipi

LA VIOLENZA sulle donne: normativa nazionale ed internazionale, analisi ed applicazione pratica».

Questo il titolo del seminario organizzato dall’associazione «365giomialfemmnile onlus» con il patrocinio della fondazione forense dell’ordine degli avvocati di Pistoia ed in collaborazione con il comitato pari opportunità dell’ordine. Nella sala congressi del Credito Valdinievole, la presidente di «365giomialfemminile» Giovanna Sottosanti ha introdotto il seminario: «Un incontro per porre l’accento sulla violenza sulle donne, con un taglio molto pratico che sia utile a tutti, anche a chi opera nini i giorni per contrastare questo fenomeno».

Gli interventi introduttivi sono stati a cura che dell’avvocato Iole Vannucci per la fondazione per la formazione forense e dell’avvocato Caterina Schiariti per il comitato pari opportunità dell’ordine avvocati pistoiese.

L’avvocato Chiara Mazzeo, consigliera di parità della Provincia di Pistoia, moderatrice del seminario, ha presentato i relatori: Fabio Roia, magistrato del Tribunale di Milano, l’avvocato Manuela Ulivi, presidente della «Casa delle donne maltrattate» di Milano, l’avvocato Sabrina Contrucci, legale del Centro Antiviolenza «Liberetutte», l’avvocato Gabriele Lessi, «Associazione Lui, Livorno uomini insieme». Il magistrato Fabio Roia ha posto l’accento su alcuni punti: «In questo campo – ha ricordato – ci vogliono professionalità e competenza perché le forme di violenza si modificano: pensiamo ad esempio alla violenza attraverso la rete internet.

Riflettiamo sul fatto che il delitto di onore è stato abolito nel 1981 e non tre secoli fa, la riforma del diritto di famiglia è del 1975, quindi abbiamo fatto qualcosa sul piano della sensibilizzazione culturale, però oggi c’è un’attualità che presenta episodi distonici rispetto a questo percorso: episodi di violenza ripresi con whatsapp e divulgati, violenze per cui ancora qualcuno dice: ‘Se 1 è andata a cercare’. Dobbiamo fere i conti con pregiudizi e stereotipi Si ricordi che la Cassazione ha sancito che possiamo dare dieci anni di carcere in un processo in cui l’unico elemento di prova è la testimonianza della donna. Come sa chi opera nei centri antiviolenza la donna che subisce per molti anni delle violenze in ambito domestico spesso non lo racconta per paura o vergogna, non va in ospedale a farsi refertare e quindi non ha elementi di riscontro al suo racconto.

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